Le mie poesie
Rapito di poesia
Adoro il caos nella mente,
la confusione mescolata alla coerenza
e le velate direzioni volte alla liberazione.
Queste righe nere sulla carta
sono treni collegati dalla frenesia d’un viaggio
che valica gli arati e coltivati campi con sudore e sangue
Babelico e impacciato è il mio pensiero
che si lascia cavalcare dalle impavide emozioni
mentre vomita reminiscenze antiche e suoni senza voce.
Fisso con lo sguardo il pallore puro di un istante
mentre scovo tra gli anfratti della carne
parole che non sanno stare mute.
Saprò adornare le pareti della mia galera angusta
con le piume bianche liberate dalle ali della sorte
e nutrirò il mio sangue della poesia in esse contenuta.
Brucianti mali
Il mio cuore piange lava dai ventricoli
soffocati e vinti dai suoi fumi bianchi
Eruzioni incandescenti guadagnano lo spazio
come la resina dei pini lungo la corteccia
mentre le bollenti colate rosso vivo
s’immergono dentro ogni mia vena aperta .
Contrasti di somme possenze,
di imperturbabili elementi
che creano abrasioni da lenire e da cicatrizzare.
Riprende a bruciare a torto dell’indifferenza
l’enfasi delle parole non ancora pronunciate
mentre si fa largo nei crateri aperti
il desiderio di guarire.
Il mattino dei pescatori
Mattino di ruggine corrosa sopra i ferri
di brezza e sciabordio sulle grezze creste degli scogli.
Mattino di palme deturpate
e di gatti senza pace.
Mattino di pallide atmosfere,
e di orizzonti satinati.
Mattino di salati profumi
mescolati agli speziati odori dei fondali
a protezione di uno spirito che langue.
Mattino che rincorre
una malinconia che non vuol fuggire
tra le vele lacerate
e le speranze dei pescatori di fortuna
Ho
Ho conservato sabbia notturna
perché la luna ne illumini l'oro perso dentro il sole.
Ho scritto poesie sul muro dell'angoscia
per leggerne le righe amare.
Ho ascoltato i passi delle ore
scuotere lacrime d'amara sofferenza.
Ho cercato invano rifugio
dentro la capanna dei silenzi
travolta dal rumore della delusione.
Ho amato senza limiti
trovando l'armonia dei sentimenti.
Ho raccolto gioie rapite e disgregate dal destino
come lava sopra i germogli
di una primavera appena nata.